Guido Guerra ebbe nome, e in sua vita

16^ canto dell’Inferno.

Guido Guerra.

Nel settimo cerchio dell’Inferno. Terzo girone. Iacopo Rusticucci dice al poeta: «Questi, le impronte del quale mi vedi calpestare, quantunque sia nudo e spelato, fu di rango più alto di quanto tu creda: fu nipote della valente Gualdrada; si chiamò Guido Guerra, e nella sua vita agì molto col senno e con la sapienza militare accompagnata al coraggio».

Guido Guerra, collocato da Dante nel terzo girone di questo cerchio tra i sodomiti, fu l’appellativo di Guido VI Guidi, dei conti di Dovadola, figlio di Marcovaldo e di Beatrice degli Alberti, nacque verso il 1220. Secondo il Villani, “fu molto guelfo, spesso capitano, sprezzatore de’ pericoli, e quasi troppo sollecito ne’ casi sùbiti, d’ingegno e d’animo maraviglioso, donde spesso i fatti quasi perduti riparava, e spesso quasi tolse la vittoria di mano a’ nemici: d’animo alto e liberale, e giocondo molto, da’ cavalieri amato, cupido di gloria…”

Ai suoi tempi, egli fu il maggiore artefice delle fortune guelfe in Toscana. Dichiarato nel 1243 da Innocenzo IV benemerito di Santa Romana Chiesa, nel 1255 comandò i Fiorentini contro i Ghibellini aretini. Esule coi Guelfi fiorentini dopo la battaglia di Montaperti nel 1260, combatté al servizio di Carlo I d’Angiò, e si batté a Benevento contro Manfredi di Svevia. Tornato a Firenze dopo l’esilio, dove gli fu offerto il capitanato della città, morì nel 1272 nel suo castello di Montevarchi.

@ GUIDO GUERRA EBBE NOME, E IN SUA VITA

Fonte: Enciclopedia dantesca, Treccani 1970

 

 

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