4^ canto del Purgatorio.
Dante e l’astrologia.
Nell’Antipurgatorio. Primo balzo. Pendici del Purgatorio. Virgilio dice al poeta: «Se la costellazione dei Gemelli fosse insieme a quel pianeta che muove la sua luce a nord e a sud, tu vedresti la zona rosseggiante dello Zodiaco ruotare ancora più vicino all’Orsa Maggiore e all’Orsa Minore, a meno che non abbandonasse la sua orbita consueta. Come ciò accada, se lo vuoi poter pensare, immagina, concentrato dentro di te, Gerusalemme con questo monte sulla Terra stare così, che ambedue hanno un solo orizzonte ed emisferi differenti; per cui il cammino che con suo danno Fetonte non riuscì a percorrere col carro del sole, vedrai come rispetto al Purgatorio è inevitabile che proceda da l’un lato, mentre rispetto a Gerusalemme dall’altro, se tu osservi attentamente».
Premesso che lo Zodiaco è il circolo massimo della sfera celeste, del quale il Sole occupa i diversi punti un giorno dietro l’altro, che lo stesso coincide con l’eclittica, che è inclinato sull’equatore di ca. 23^, e da un punto di vista astrologico è suddiviso in dodici parti uguali, le cd. ‘case’, ciascuna con il nome della costellazione ivi in essa compresa, è rilevante, in questa sede, l’analisi che ne fa Dante.
Il poeta era un grande appassionato di astrologia e per lui il posto occupato dal Sole lungo lo Zodiaco era di fondamentale importanza. Esempio eclatante di ciò si ha quando, sedendo con Virgilio sul primo balzo dell’Antipurgatorio con il volto verso est, resta sorpreso nel vedere il Sole alla sua sinistra, ossia verso nord (il verso indicativo di ciò, nel canto che stiamo trattando, è ‘tu vedresti il Zodïaco rubecchio ancora a l’Orse più stretto rotare‘), mentre si aspetta di vederlo alla sua destra, cioè verso il mezzogiorno.
Il fenomeno, gli spiega Virgilio nel modo sopra riportato, è dovuto al fatto che, agli antipodi di Gerusalemme, l’orientamento è quello dell’emisfero australe, quindi invertito rispetto a quanto succede in quello boreale; fenomeno che è tanto più accentuato quanto più ci si avvicina all’estate nell’emisfero boreale. Infatti, quando il Sole è nel segno dei Gemelli tra la fine di maggio e l’inizio di Giugno, per chi si trova nell’emisfero australe, in cui si avvicina l’inverno, il percorso che compie il Sole al di sopra della linea dell’orizzonte si svolge per l’intero entro la metà settentrionale della sfera visibile.
A completamento di quanto riportato finora, nel 10^ canto del Paradiso, Dante fa poi alcune interessanti considerazioni sul ruolo che l’obliquità o inclinazione dello Zodiaco gioca sulla vita degli uomini e sulle loro attività. Dalla stessa deriva, infatti, il ritmo delle stagioni e la differente distribuzione della virtù celeste, le variazioni della quale formano le leggi stesse dell’astrologia.
@ TU VEDRESTI IL ZODÏACO RUBECCHIO
Fonte: Enciclopedia dantesca, Treccani 1970