11^ canto dell’Inferno.
Sesta parte.
“O luce che dissipi la nebbia dell’ignoranza da ogni vista intellettuale, tu mi soddisfi così ogni volta che sciogli i miei dubbi, che, non meno della certezza, mi torna gradita l’incertezza. Volgiti un’altra volta alquanto indietro”, io dissi, “a quando dici che l’usura reca offesa alla divina bontà, e sciogli il dubbio”.
Mi disse: “La filosofia, a favore di chi la comprende, indica, non soltanto in un solo punto, come la natura procede dall’intelletto divino e dalla sua capacità di tradurre in atto la sua creatività; e se tu esamini distintamente la Fisica da te conosciuta, riuscirai a stabilire, dopo non molte pagine, che l’operare umano, quanto può, si mette al seguito di quella, come fa il discepolo col maestro; così che il lavoro umano è quasi nipote a Dio.
@ ANCORA IN DIETRO UN POCO TI RIVOLVI