11^ canto dell’Inferno.
Quarta parte.
“Uno può esercitare violenza contro la divinità, rinnegando intimamente e bestemmiando quella, e disprezzando la natura e la sua capacità; e perciò il girone più piccolo imprime come con un sigillo i sodomiti e gli usurai e chi parla, disprezzando Dio nell’intimo. La frode, da cui ogni coscienza è intaccata, uno la può impiegare contro colui che ripone la fiducia in lui e contro quello che non accoglie la fiducia in sé.
“Quest’ultimo tipo di frode sembra che recida soltanto il legame d’affetto che per natura stringe uomo a uomo; e nel secondo cerchio sono contenuti gli ipocriti, gli adulatori e chi fa incantesimi, i falsari, i ladri e i simoniaci, i ruffiani, i barattieri e i colpevoli similmente sozzi. Con la prima specie di frode si distrugge quel legame d’affetto che per natura stringe uomo a uomo, e quello che è poi congiunto, da cui si genera un particolare rapporto di fiducia; e nel cerchio più piccolo, dove c’è il luogo dell’universo in cui sta Lucifero, sono tormentati tutti i traditori”.
@ ONDE NEL CERCHIO MINORE, OV’È ‘L PUNTO