8^ canto dell’Inferno.
Sesta parte.
Immagina, lettore, quanto io mi abbattei al sentire delle parole maledette, perché pensai di non tornare più sulla terra.
“O mia amata guida, che più di sette volte mi hai dato coraggio e liberato dall‘arduo pericolo che mi stava contro, non mi lasciare”, io dissi, “così distrutto; e se proseguire ci è proibito, rifacciamo subito insieme la via percorsa”.
E quel signore che in quel luogo mi aveva guidato, mi disse: “Non temere; perché nessuno ci può precludere il nostro passaggio: da Dio ci è concesso. Ma aspettami qui, e rafforza e nutri con una speranza sensata l’animo fiacco, dal momento che non ti lascerò nel mondo sotterraneo”.
@ PENSA, LETTOR, SE IO MI SCONFORTAI