7^ canto dell’Inferno.
Seconda parte.
Ahi giustizia di Dio! quale altro luogo ammassa tante e impensabili pene e afflizioni quante ne vidi io? e perché la colpa degli uomini ci strazia così? Come fanno le onde del mare là presso Cariddi, che si infrangono contro quelle in cui si scontrano, così qui è destino che i dannati ballino. Qui vidi dannati numerosi più che negli altri cerchi, e da una direzione e dall’altra, con grandi voci di dolore, facevano rotolare macigni con il violento sforzo del petto. Cozzavano gli uni contro gli altri sul limite divisorio tra i due emicicli del cerchio; e dopo in quel punto stesso ciascuno si volgeva indietro, facendo rotolare i macigni in senso inverso, gridando: “Perché sei parsimonioso nello spendere?” e “Perché dilapidi?”.
@ VOLTANDO PESI PER FORZA DI POPPA