5^ canto dell’Inferno.
Quarta parte.
“Vedi Elena, per cui trascorse tanto tempo nefasto, e vedi il nobile Achille, che infine combatté con l’amore. Vedi Paride, Tristano”; e mi additò e mi nominò più di mille ombre, che l’amore fece dipartire dalla vita umana. Dopo che io ebbi udito il mio maestro chiamare per nome le antiche dame e gli eroi, mi raggiunse la compassione, e fui quasi turbato.
Cominciai: “Poeta, rivolgerei la parola con desiderio a quei due che vanno insieme, e sembrano essere così leggeri al vento”.
Ed egli a me: “Vedrai quando saranno più vicini a noi; e tu in quel momento pregali in nome di quell’amore che li travolge, ed essi si avvicineranno”.
@ POSCIA CH’IO EBBI ‘L MIO DOTTORE UDITO
È il canto che adoro di più. Esprime la debolezza Dell essere umano di fronte ad eventi imprevedibili pur consapevoli delle conseguenze che ne derivano.
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